Alberto Burri
Parola chiave: Fenditura
Giovanna De Sanctis Ricciardone
Parola chiave: Dinamicità
Un’ altra eredità del Barocco cara all’artista è quella della torsione ; dei corpi, del piano, dello spazio, dello spirito... Nei lavori degli anni 80’ lavora con questo elemento, affascinata dalla geometria delle rigate, strumento di tortura del piano, componendo un ibrido tra Barocco e Futurismo.
“Nel ’900 l’arte ha perso il debito antropomorfico che l’aveva a lungo vincolata, esplodendo in ogni direzione spaziale. Ma già tre secoli prima il barocco prodigiosamente materializzava il volo. Bernini liberava la forma [...], la avvitava verso il cielo. Gli angeli sono quelli che volano in ogni direzione e se ne fottono della verticale e del centro [...], sono il simbolo del polimorfo che vola nell’aria e percorre liberamente lo spazio. La materia pesante della scultura aveva preso il vento, come le vele dei galeoni, improntata dalla forma caotica delle forze contrastanti dell’universo, in un momento di prodigiosa intuizione simbolica che non a caso coincide con la prima scientifica cognizione delle forze della fisica. Ho sempre visto, il Futurismo [...], come l’esito novecentista di questo percorso.”
TORSIONI
Banksy e la sua guerrilla art
Per parlare dell’opera di Banksy si può fare riferimento alla guerrilla art, in cui autori anonimi lasciano tracce senza mai svelare la propria identità e che agiscono sullo spazio pubblico urbano lanciando spunti di riflessione sulle tematiche della contemporaneità.
La società occidentale con tutte le sue assurdità e paradossi è il bersaglio dell'artista, che facendo ricorso a una serie di soggetti ripetuti ne svela le paure e gli errori. La cultura di massa della società capitalista non ha segreti per l’artista inglese, che affronta con la sua arte argomenti difficili e a volte dolorosi in opere umoristiche che riescono a sensibilizzare chi le guarda e a creare come risultato una coesione maggiore nel tessuto urbanistico delle città. Un linguaggio semplice e diretto che però nasconde molti livelli di significato apprezzabili da chiunque.
Bambino con un giubbetto salvagente
Protagonista del graffito è un bambino con in mano un razzo segnaletico, che cerca di indicare qualcosa ai passanti catturando la loro attenzione. Crisi geopolitica, questione dei migranti, crisi dell’arte contemporanea, sono tanti i temi sollevati da quest’opera realizzata in un luogo così particolare in un’occasione solenne come la Biennale di Venezia.
Il judo contro Putin
Molto forte e simbolico è anche un altro graffito avvistato a Borodyanka, raffigurante un uomo che viene colpito a colpi di judo da un bambino molto più piccolo di lui. Il simbolismo dell'opera era inequivocabile: un'allusione alla storia biblica di Davide e Golia, l'improbabile trionfo di un perdente, nonché un cenno al tanto pubblicizzato amore del presidente russo Vladimir Putin per l'arte marziale giapponese.
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